La frazione di San Piero in Campo sorge a 227 metri sul livello del mare e fa parte del comune di Campo nell'Elba, all'Isola d'ElbaSull'altura di Castiglione di Campo, a valle dell'attuale paese, sorgeva un piccolo oppidum d'età etrusca, in diretto rapporto visivo con l'altra fortezza d'altura del Monte Castello presso l'abitato di Procchio. Una tradizione letteraria del XVIII secolo descriverebbe l'esistenza di un tempio d'età romana dedicato al dio Glauco, protettore degli antichi naviganti, sull'area dell'attuale paese occupata dalla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Secondo alcune ipotesi, il particolare assetto urbanistico di quello stesso settore del paese (il cosiddetto Vicinato Lungo) testimonierebbe un impianto di età romana. All'età medievale risale invece la suddivisione dei piccoli rioni del paese: BorgoBotte e Brunello, insieme ad alcuni toponimi come Aringo («luogo per assemblee»), Batinca («terreno dell'abate») e Castaldinco (dal longobardo kastald, «amministratore terriero»).   L'area di San Piero in Campo, ricca di filoni pegmatitici contenenti splendide tormaline e berilli, è stata studiata da numerosi geologi a partire dal 1825, tra cui Ottaviano Targioni TozzettiGiovanni D'AchiardiRaffaello Foresi e Luigi Celleri; si tratta infatti di una delle zone europee con maggiori concentrazioni di tali preziosi minerali.   

Museo mineralogico e gemmologico Luigi Celleri

Il Museo accoglie una ricca collezione di minerali e cristalli rinvenuti nel comprensorio di San Piero in Campo: tormalina policroma, cristalli di ortoclasio e albiteberillo acquamarina insieme a campioni provenienti dal settore minerario dell'Elba orientale (ilvaitepirite e oligisto).